Butch è uno dei termini più usati e più conosciuti del mondo lesbo.
L’hai già letto da qualche parte, ma non ne hai compreso a pieno il significato? Oppure è la prima volta che lo leggi e vorresti capire a quale categoria di lesbiche si riferisce?
Se qualcuno ti ha definita una lesbica butch e tu non hai capito perché lo ha fatto, inizio col dirti che ti trovi nel posto giusto.
Mettiti comoda e seguimi. Oggi vorrei infatti approfondire con te questo termine molto comune nel mondo lesbo. Andiamo quindi a scoprire insieme cosa significa questo termine, quali ragazze vengono definite così e scopri se anche tu fai parte di questa categoria.
Chi è una Butch?
Butch è una parola inglese che in italiano può essere tradotta in due modi: maschiaccio o camionista.
Questo termine viene utilizzato nel mondo lesbo per indicare una ragazza che che presenta sia atteggiamenti che un abbigliamento fortemente maschile. L’opposto di una butch è la femme, ovvero una lesbica femminile al 100%.
Questa parola veniva utilizzata anche nel mondo gay, per sottolineare quelle che erano le caratteristiche virili di certi maschi: come per esempio baffi, muscoli, atteggiamento macho e così via.
Oltre al termine
Butch è molto più di una semplice etichetta che la nostra società utilizza per definire una ragazza omosessuale.
Per le ragazze che si definiscono in questo modo, il termine va ben oltre al tipo di abbigliamento e allo stile di vita. La parola sottolinea infatti gli aspetti positivi della mascolinità, facendo riferimento a valori come la forza fisica e la cavalleria, giusto per citarne due.
Che una ragazza abbia un fisico possente, si atteggi come un maschio e si vesta esclusivamente con capi di abbigliamento maschili non vuol dire automaticamente che sia lesbica.
Ci tengo a sottolineare questa cosa perché non vorrei che tu ti sentissi lesbica solo perché il tuo modo di interpretare e vivere la quotidianità sia di questo tipo e allo stesso tempo non vorrei che considerassi lesbiche tutte le ragazze che riconosci in questo modo di vivere.
La storia del termine Butch
Per capire come nasce questo termine bisogna andare indietro fino agli anni ’40.
All’inizio del secolo si vennero a formare i ruoli “butch” e “femme”. Da una parte la parte più femminile e dell’altra quella maschile. I rapporti normali erano tra una butch e una femme, mentre relazioni tra butch e butch o femme e femme, erano dei veri e propri tabù.
Essere una butch durante quegli anni non era semplice. Le donne vestivano abiti femminili in contesti pubblici e solo nel privato o in situazioni dove si sentivano al sicuro potevano indossare l’abbigliamento che consideravano il proprio, ovvero quello maschile.
Questo durò fino a quando una grande maggioranza di loro si rifiutò di portare avanti questa doppia vita e iniziò a vestirsi sempre così e anche a praticare lavori maschili: fabbrica, camionista, ecc…
Dagli anni ’50 ai ’70, il mondo del lesbo fu colpito da attacchi, critiche e soprusi di ogni genere. Vivere in quel periodo per qualsiasi lesbica era tutt’altro che facile.
Con il passare degli anni e l’apertura della società le condizioni migliorarono, ma le Butch vennero prese di mira dalle femministe e considerate come scorrette politicamente perché imitavano i ruoli di genere eterosessuali.
Infatti si pensava che nel rapporto butch e femme, la prima avesse il compito di dominare e di essere la parte attiva nel rapporto. Ma in realtà non è per forza così, in quanto il ruolo dipende da relazione a relazione.
A tal proposito, ti consiglio di leggere il libro Sometimes She Lets Me: Best Butch Femme Erotica, un must read per comprendere al massimo il mondo delle Butch.
Dove incontrare una butch
Oltre ai locali lesbo che si trovano in tutte le più grandi città, il modo più semplice per incontrare una butch sono sena dubbio le chat lesbo.
Sulle chat lesbo, infatti, è possibile trovare numerose tipologie di lesbiche, comprese le butch ma anche le tomboy, ragazze dal carattere prettamente femminile ma alle quali piace vestirsi con abiti maschili.
Ma quali sono le migliori chat lesbo? Ecco la lista delle migliori:
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Conclusioni
Eccoci arrivati alla conclusione di questo articolo.
Ora sono sicura che hai un’idea molto più chiara del significato del termine, come è nato, la sua storia e come viene utilizzato.
Abbiamo visto che una ragazza che si veste con abiti maschili e ha un fisico che ricorda quello di un maschio, può anche non essere lesbica.
Se hai i bicipiti più grossi delle tue amiche e fare la camionista è sempre stato il sogno della tua vita, questo non ha nulla a che fare con il tuo orientamento sessuale.
Non vorrei che finissi per sentirti lesbica o per giudicare omosessuale una ragazza solo perché ha le caratteristiche descritte in questo articolo.
E tu, ti sei riconosciuta in questa descrizione? Hai già avuto un’esperienza omosessuale?
Raccontaci pure com’è andata nei commenti qua sotto.
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